mercoledì 5 marzo 2008

Buoncovento: Il borgo più bello d'Italia

Il giorno 29 si parte alla volta di Siena, un viaggio diretto Campania-Toscana, provincia di Salerno-provincia di Siena... una nuova avventura sta per cominciare, ci vediamo scorrere le regioni e ci rendiamo conto di come l'Italia sia varia e spettacolare in ogni sua caratteristica. Partenza alle ore 8.20 da Pontecagnano arrivo a Siena (contrada sovrana dell'Istrice) ore 13.00 . Il tempo di posare le valigie e di sistemarsi che la voglia di visitare a mo di gite alternative la Toscana ci porta a Buonconvento, definito uno dei borghi più belli d'Italia. Il viaggio da Siena a Buonconvento passa tra colline e paesaggi semi pimaverili, caratteristiche masserie sulle loro "cime", agriturismi in mattone rosso e pascoli beati e tranquilli di pecore e mucche. La tranquillità è la caratteristica di questo inizio. Posti placidi e sereni. Arriviamo a Buoncovento, posiamo l'auto e ci rechiamo dinanzi le mura della città. La nostra visita non poteva inziare meglio. Buoncovento stima 3.153 abitanti ,sorge alla foce del fiume Arbia che si immette nel fiume Ombrone in corrispondenza del chilometro 200 della via Cassia. Il borgo Bunconvento insieme ai comuni di Asciano, Monteroni d'Arabia, Rapolano Terme e San Giovanni d'Asso forma il Circondario delle Crete Senesi. Dopo un inciso geografico d'obbligo per inquadrare Buoncovento ci addentriamo al suo interno dove campanili e orologi fanno da contorno a vie antiche stupende conservate ottimamente come se il tempo non fosse mai passato. Nel borgo trecentesco, ripeto, perfettamente conservato, troviamo sulla sua via principale il Museo di Arte Sacra della Val d'Arbia, con diverse opere provenienti dalle chiese della Val d'Arbia di tanti dei più importanti artisti della tradizione pittorica senese: Duccio, Pietro Lorenzetti, Andrea di Bartolo, Matteo di Giovanni, Simondio Salimbeni... Sulla "Tinaia del Taja", che troviamo sulle mura perimetrali esterne troviamo inoltre il Museo della Mezzadria, che tramite foto e oggetti caratteristici si propone di raccontare il mondo della mezzadria nella storia. Quello che ci colpisce all'interno naturalmente però sono i numerosi vicoletti e i palazzi in stile liberty ma soprattutto la perfezione e la struttura di essi, disposti in maniera del tutto precisa e che danno un senso di pulizia e precisione ormai dimenticati nella vita moderna. Inutile dire inoltre che in questi vicoli è possibile trovare (come in tutta la Toscana) ottime osterie e ritorantini tipici dove si assaggiano specialità locali dal sapore "antico" e "contadino". Simpatica nel finale la visita ai due vicoli in simbiosi che si susseguono separati dalla via principale di Via del Sole e Via dell'Oscurità...purtroppo il tempo non è stato clemente con noi e non ci ha permesso di restarvi abbastanza per osservarne tutte le sue bellezze nei minimi dettagli ma di sicuro ci ritorneremo per riassaproarne l'essenza.

Nessun commento: