domenica 9 marzo 2008

Siena ospita "L'eroica"


(dalla Gazzetta dello Sport) SIENA, 8 marzo 2008 - Il primo eroico è Fabian Cancellara. L’uomo del pavè attacca a una decina di chilometri dal traguardo, asfalta l’ultimo tratto di sterrato, conquista la testa e non la molla più a un chilometro e mezzo da piazza del Campo, e vince. Il secondo eroico è Alessandro Ballan. L’uomo dei muri sega il gruppo a 45 chilometri dal traguardo, resiste a Cancellara, ma gli arriva soltanto alla ruota. Il terzo eroico è Paolo Bettini. L’uomo dei due Mondiali voleva arrivare e arriva: ultimo in classifica, ma primo per umiltà e voglia, per rispetto e applausi.
EROICI - La seconda Montepaschi Eroica dei professionisti si gode la sua originalità: un corridore (Diego Caccia, di cognome e di fatto) che colpisce un capriolo, un direttore di corsa (Mauro Vegni) che blocca un treno in ritardo (alla stazione di Buonconvento) perché non sia poi il treno a bloccare la corsa in due passaggi a livello, soprattutto 56.1 chilometri di strada bianca e ocra, sterrata, contadina, più da fotografie seppiate che non in bianco e nero, e la trama di un romanzo affidata anche al destino. La trama è quella di un’evasione di massa, 25 corridori in fuga dopo 26 chilometri, e fra loro c’è il campione d’Italia Giovanni Visconti. Tre minuti di libertà condizionata dalla presenza, nel gruppo inseguitore, di Ballan. E’ proprio la sua Lampre a comandare l’inseguimento.
RAFFREDDORE VINCENTE - L’ultimo ad arrendersi è un canadese, Ryder Hesjedal, quando già s’intravvedono le mura. Poi si allontanano Cancellara e Ballan. Fino alla galoppata in piazza del Campo, fino alla vittoria in palio. Cancellara giura che non se l’aspettava: "Una settimana passata con il raffreddore, certo non la maniera migliore per prepararsi a una corsa dura così. A un certo punto ho dato tutto, perché volevo vedere quali fossero i miei limiti". Il primo ad accorgersene è stato Ballan: "Entrando in Siena ho capito che non avevo abbastanza gambe. Ma non ho rimpianti. Non sono stato io a sbagliare qualcosa, è stato Cancellara ad andare più forte". Terzo, a 15", il tedesco Linus Gerdemann: "Una corsa affascinante. Per l’ambiente, per il paesaggio, anche per le strade. Una corsa così vecchia da sembrare nuova".

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